La vaccinazione contro la meningite da meningococco B
Cos’è la meningite da meningococco B
Il meningococco (o Neisseria Meningitidis) appartiene ad una famiglia di batteri che comprende diversi sottotipi: i più comuni in Italia ed in Europa sono i meningococchi B e C.
Questo germe, che si trasmette da persona a persona tramite le goccioline respiratorie, è presente nella gola del 20-30% dei bambini sani, senza dare alcun sintomo; può succedere però, senza apparente motivo, che arrivi nel sangue e provochi la cosiddetta “malattia meningococcica invasiva”.
Questa grave infezione può colpire soggetti di ogni età, ma sono più a rischio i bambini sotto i 5 anni di età e gli adolescenti.
Sono considerati fattori favorenti l’insorgere della malattia una pregressa infezione respiratoria, il fumo, la permanenza in ambienti affollati.
I periodi dell’anno più a rischio sono l’inverno e la primavera.
Il periodo d’incubazione (durante il quale il germe, penetrato nell’organismo, non da ancora segni di malattia) è generalmente di 1-10 giorni (in media 3-4 giorni).
I sintomi e le cure
La “malattia meningococcia invasiva” si manifesta principalmente in 2 modi: come setticemia (o sepsi, che è un’infezione del sangue), e come meningite (che è un’infiammazione della membrana che avvolge il cervello).
I sintomi compaiono di solito improvvisamente, spesso con esordio fulminante: febbre, brividi, malessere, prostrazione, vomito, cefalea, piccole macchie violacee sulla cute.
La malattia invasiva può portare a morte nel 10% dei casi. Nei soggetti che guariscono possono persistere gravi danni neurologici permanenti (sordità, paralisi, deficit intellettivi).
Si cura con idonei antibiotici, efficaci se somministrati tempestivamente (per questo motivo è molto importante che la diagnosi avvenga in tempi molto brevi). Il soggetto non è più contagioso dopo 24 ore dall’inizio della terapia.
Per evitare la diffusione della malattia, viene raccomandata una profilassi antibiotica ai soggetti che sono venuti a contatto con il malato.
In particolare vengono definiti contatti stretti:
- i conviventi;
- chi ha dormito o mangiato spesso nella stessa casa del paziente;
- le persone che nei sette giorni precedenti l’esordio hanno avuto contatti con la sua saliva (attraverso baci, stoviglie, spazzolini da denti);
- i sanitari che sono stati direttamente esposti alle secrezioni respiratorie del paziente (per esempio durante manovre di intubazione o respirazione bocca a bocca).
Il vaccino antimeningococco B
L’unica misura preventiva è la vaccinazione.
Dal 2015 è disponibile in Italia un vaccino contro il meningococco B, prodotto da GSK. E’ costituito da alcune componenti del batterio che si sono dimostrate capaci di una efficace risposta protettiva e può essere somministrato dai due mesi di vita del bambino.
Più recentemente è stato introdotto sul mercato un secondo vaccino, prodotto dalla Pfizer, che però può essere somministrato solo in bambini di età superiore a 10 anni.
Chi vaccinare
Il vaccino è raccomandato a tutti i bambini, soprattutto nel primo anno di vita, a maggior ragione se in procinto di frequentare l’asilo nido o se conviventi con fratelli che frequentano le comunità infantili. Anche gli adolescenti rappresentano una categoria a rischio. Attualmente il vaccino è distribuito gratuitamente solo in alcune regioni italiane, mentre in altre è a pagamento totalmente o in regime di copayment. Se acquistato in farmacia, il vaccino va conservato in frigorifero tra +2/+8 C° (se congelato non può più essere utilizzato). E’ preferibile acquistarlo lo stesso giorno della vaccinazione.
Chi non vaccinare
Non devono essere vaccinati i bambini con età inferiore a 2 mesi.
La vaccinazione va rimandata nei pazienti con malattia acuta (le infezioni lievi alle vie respiratorie superiori, con temperatura inferiore a 37,5°, non controindicano la somministrazione del vaccino).
Dosi e calendario
Vaccino GSK
GRUPPO DI ETA’ | Immunizzazione primaria | Intervallo tra le dosi | Richiamo |
Lattanti in età tra 2 e 5 mesi | Tre dosi a partire da 2 mesi di età | Almeno 1 mese | Una dose tra 12 e 15 mesi |
Lattanti in età tra 3 e 5 mesi | Due dosi | Almeno 1 mese | Una dose tra 12 e 15 mesi |
Bambini in età tra 6 e 11 mesi | Due dosi | Almeno 2 mesi | Una dose nel 2° anno di vita ad almeno 2 mesi dal ciclo primario |
Bambini in età tra 12 e 23 mesi | Due dosi | Almeno 2 mesi | Una dose tra 12 e 23 mesi di distanza dal ciclo primario |
Bambini in età tra 2 e 10 anni | Due dosi | Almeno 1 mese | Non stabilito richiamo |
Adolescenti in età > 10 anni e adulti | Due dosi | Almeno 1 mese | Non stabilito richiamo |
Vaccino Pfizer
GRUPPO DI ETA’ | Immunizzazione primaria | Intervallo tra le dosi | Richiamo |
Adolescenti in età > 10 anni e adulti | Due dosi* | Almeno sei mesi* | Solo per soggetti a rischio |
* Possibile anche un ciclo iniziale a 3 dosi, le prime due distanziate di almeno un mese, la terza a 4 mesi dalla seconda, solo in caso di epidemia in corso
Nei bambini piccoli il vaccino viene iniettato nella faccia anteriore della coscia, in quelli più grandi nel deltoide (muscolo del braccio).Il vaccino può essere somministrato contemporaneamente ad altri vaccini.
Efficacia del vaccino
Il vaccino è risultato capace di generare una buona risposta anticorpale. Sulla durata della protezione non ci sono ancora dati certi e pertanto potrebbe essere necessario introdurre un’ulteriore dose in età prescolare.
Il vaccino protegge contro quasi il 90 per cento dei ceppi di meningococco B.
Effetti collaterali
La vaccinazione antimeningococcica è ben tollerata. La maggior parte delle reazioni è di solito temporanea. Sono possibili reazioni locali (rossore, gonfiore, dolore, tumefazione) nella sede dell’iniezione. Alcuni bambini possono presentare reazioni sistemiche quali febbre, disturbi intestinali (vomito, diarrea, inappetenza), irritabilità, disturbi del sonno. Sono estremamente rare reazioni di tipo allergico e disturbi del sistema nervoso (quali ad esempio convulsioni ed ipotonia). I soggetti vaccinati non sono contagiosi.