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Omeopatia e bambini: guida per genitori

medicinale omeopatico

Cos’è l’omeopatia

L’omeopatia è un metodo di cura e prevenzione messo a punto dal medico tedesco Samuel Hahnemann (Meissen 1755-Parigi 1843) agli inizi del XIX secolo. Il principio fondamentale è la legge di similitudine (similia similibus curantur): dalle sperimentazioni effettuate, Hahnemann dedusse che ogni malattia può essere guarita utilizzando a piccolissime dosi la sostanza che, somministrata ripetutamente ad un individuo sano a dosi elevate, è stata in grado di provocare sintomi simili a quelli da curare.

D’altra parte, l’omeopatia è da intendersi come medicina olistica, in quanto prende in considerazione l’essere umano nella sua totalità di psiche e corpo, cercando di eliminare lo squilibrio generale della persona che ha portato allo stato di malattia.

Perché usare l’omeopatia nei bambini

Nei bambini la terapia omeopatica consente di ottenere risultati molto buoni ed è ormai impiegata quotidianamente da molti pediatri. L’assenza di effetti collaterali e la facilità di somministrazione fanno preferire molto spesso questa terapia alle altre per la cura di sintomi molto comuni nei primi anni di vita, come la febbre e la tosse, o per la prevenzione e la cura di comuni patologie, come raffreddore, diarrea, influenza.

Medici esperti utilizzano l’omeopatia anche per la cura di malattie ad andamento ricorrente o cronico, come le dermatosi e le allergie.

Come somministrare i rimedi omeopatici ai bambini

I medicinali omeopatici sono fabbricati seguendo le norme di corretta fabbricazione del farmaco imposte dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per la produzione di tutti i medicinali.
In Italia la legge vieta di inserire nella confezione il foglietto illustrativo, anche perché i medicinali omeopatici sono indicati per diversi sintomi o malattie a seconda delle modalità reattive specifiche di ogni individuo; non è quindi possibile attribuire loro un unico utilizzo terapeutico.

È quindi molto importante, opportuno e conveniente che i genitori si facciano mettere per iscritto chiaramente le situazioni e le modalità con cui i rimedi vanno assunti ,in modo da poterli correttamente utilizzare per i loro bambini nelle situazioni non gravi che non richiedono una consulenza medica obbligatoria.

Per motivi di igiene, e come per ogni altro medicinale, è preferibile evitare di toccare i granuli e i globuli omeopatici con le dita. Alcune aziende forniscono i tubi che fanno da contenitori di un conta-granuli studiato per facilitarne l’assunzione.

Per i bambini piccoli è consigliabile far sciogliere un certo numero di granuli in acqua naturale e somministrare la diluizione con un cucchiaino di plastica (non di metallo).

Se si ha a che fare con bambini più grandi, i granuli e i globuli vanno deposti in bocca, preferibilmente sotto la lingua e lasciati sciogliere lentamente dato che l’assorbimento dei rimedi omeopatici è perlinguale.

È opportuno evitare di assumere il rimedio omeopatico subito dopo aver mangiato caramelle o utilizzato dentifrici alla menta, perché queste condizioni potrebbero alterare l’assorbimento del medicinale.

Omeopatia: le domande ricorrenti

1) Quando si parla di omeopatia è giusto parlare di rimedi o cure alternative?

I medicinali omeopatici sono farmaci a tutti gli effetti, perché è proprio lo Stato Italiano ad averli riconosciuti tali attraverso il D. Lgs. 219 del 2006. È scorretto quindi sia definirli “rimedi” (termine che, pur essendo entrato nell’uso comune, induce a pensare a un contenuto non perfettamente noto e prodotto non si sa come), sia ritenere l’omeopatia una medicina “alternativa”. La medicina è una sola e l’omeopatia rappresenta semplicemente una terapia che utilizza una categoria di farmaci. L’importante è che il farmaco funzioni e non crei problemi, non che sia allopatico o omeopatico.

 2) Omeopatia e fitoterapia sono la stessa cosa?

Spesso sentiamo parlare di rimedi naturali quasi come fossero un sinonimo di farmaci omeopatici. Questo è un errore, perché non tutto ciò che non è allopatico è omeopatia. La fitoterapia, ad esempio, è un metodo terapeutico che utilizza solamente sostanze di origine vegetale, a differenza dei farmaci omeopatici che si avvalgono di sostanze appartenenti anche al mondo animale e a quello minerale.

 3) È vero che l’omeopatia funziona solo contro l’influenza?

No, basti pensare all’impiego di medicinali omeopatici nella prevenzione o nella cura di malattie gravi come forme allergiche respiratorie o cutanee croniche, sino ad arrivare agli effetti secondari delle terapie oncologiche. I farmaci omeopatici sono un ottimo supporto in tal senso.

 4) Si sente spesso dire che i farmaci omeopatici siano lenti nell’agire. Quanto ci impiega a fare effetto un medicinale omeopatico?

Dipende molto dal problema di salute considerato, non c’è un tempo preciso. Quello della lentezza dei tempi d’azione dei farmaci omeopatici è un altro luogo comune che spesso sentiamo. È normale che se consideriamo un sintomo acuto l’azione è rapida e si può parlare anche di minuti, mentre in caso di malattie croniche, dove è giusto ricordare che è necessaria una visita presso un medico esperto in omeopatia, il trattamento è necessariamente più lungo.

 5) I medicinali omeopatici sono pericolosi per i bambini?

I medicinali omeopatici sono fabbricati seguendo le norme di buona fabbricazione del farmaco come per ogni altro medicinale. Non presentano alcuna tossicità chimica, controindicazioni o effetti indesiderati, e possono quindi essere somministrati a bambini, adulti, persone anziane o addirittura in concomitanza con altre terapie. Proprio i bambini sono i soggetti che rispondono meglio alle cure omeopatiche, in quanto il loro sistema immunitario è in maturazione ed è meno ‘inquinato’ da altre terapie. Le mamme possono stare tranquille.

Pediatra Libero Professionista a Cantù (CO). Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.