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Manovre di disostruzione pediatrica: una guida pratica

Maanovre di disostruzione pediatrica su un neonato.

Il soffocamento da inalazione o da ingestione di un alimento o di un corpo estraneo è frequente nei bambini, in particolare nei primi anni di vita, e può costituire una vera e propria emergenza medica.

Conoscere le manovre di disostruzione pediatrica e sapere cosa NON fare in questi casi può salvare la vita di un bambino.

Premessa

Prima di parlare delle possibili cause di soffocamento e di come comportarsi, è molto importante tenere in mente i seguenti 4 punti:

1. tutti i genitori dovrebbero conoscere il taglio sicuro degli alimenti e praticare un corso di disostruzione pediatrica possibilmente in presenza. Questo tipo di corsi è offerto ad esempio dalla Croce Rossa e da molte altre associazioni;

2. è fondamentale assicurarsi che anche la baby-sitter e tutti i caregiver (le persone che hanno a che fare con il bambino) abbiano praticato il corso di disostruzione pediatrica;

3. le manovre di disostruzione per il neonato e il lattante (bambino con meno di 1 anno) sono diverse da quelle per il bambino con più di 1 anno;

4. i numeri per le emergenze sono il 118 e il 112 (numero unico europeo). Questi numeri sono gratuiti sono attivi 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno e sono raggiungibili anche in assenza di SIM o in caso di credito telefonico esaurito.

Quali sono le principali cause di soffocamento

Le cause più frequenti di soffocamento in età pediatrica sono rappresentate da:

  • ingestione di un alimento non tagliato correttamente (ad es. wurstel, prosciutto crudo, mozzarella, acino di uva, mela, carota, frutta secca…), caramelle gommose, lische di pesce e ossicini;
  • ingestione di un corpo estraneo (ad es. un piccolo pezzo di un giocattolo, un bottone, un tappo di penna, una pallina…).

Quali bambini sono più a rischio

I bambini che corrono un rischio maggiore di soffocamento sono quelli fra i 6 mesi (che corrispondono all’inizio della introduzione di cibi solidi) ed i 3 anni di età.

Nei primi anni, infatti, il bambino è molto curioso di esplorare il mondo esterno e poco consapevole dei rischi. Inoltre, la sua capacità di coordinare la masticazione con la deglutizione è ancora scarsa e le vie aeree sono ancora piccole.

In aggiunta, spesso inoltre i bambini tendono a fare più attività contemporaneamente mentre mangiano (ad es. correre, ridere o guardare un dispositivo elettronico) e questi comportamenti aumentano il rischio di inalazione e quindi di soffocamento.

Come riconoscere una crisi di soffocamento

Nel bambino piccolo

Un bambino piccolo che ha una crisi di soffocamento improvvisamente inizia a presentare difficoltà a:

  • parlare
  • tossire
  • respirare

Il suo viso è prima pallido e poi, in caso di persistenza dell’ostruzione diventa di colorito bluastro (cianosi da mancanza di ossigeno).

Nel bambino più grande

In aggiunta ai segnali sopra descritti, il bambino più grande:

  • si mostra molto spaventato
  • tende a portare le mani al collo

Come capire se l’ostruzione delle vie aeree è parziale o totale

Ostruzione parziale

Quando ci troviamo di fronte ad una ostruzione parziale, il bambino è ancora in grado di tossire e piangere, perché una minima quantità di aria riesce ancora a passare attraverso le vie aeree.

In questo caso, NON deve essere praticata alcuna manovra di disostruzione.

Ostruzione totale

In caso di ostruzione totale le vie aeree sono completamente ostruite, di conseguenza il bambino non è più in grado di tossire e va rapidamente incontro a cianosi.

Quando ci si trova di fronte a questa condizione è necessario praticare le manovre di disostruzione.

Un’ostruzione totale che non si risolve (spontaneamente o praticando le manovre di disostruzione) può infatti portare rapidamente ad un arresto cardiaco.

Cosa fare in caso di ostruzione parziale

Se il bambino è in grado di tossire, piangere e parlare:

  • mantenere la calma, tranquillizzare il bambino e incoraggiarlo a tossire spontaneamente;
  • NON praticare alcuna manovra di disostruzione;
  • NON tentare di rimuovere il corpo estraneo con le dita;
  • NON scuoterlo, dargli da bere o metterlo a testa in giù;
  • prepararsi ad allertare il 112 o il 118 e ad iniziare con le manovre di disostruzione, nel caso l’ostruzione non si risolva spontaneamente.

Se il bambino NON è in grado di tossire, piangere e parlare, ci troviamo di fronte ad una ostruzione totale.

Cosa fare in caso di ostruzione totale

Nel neonato e nel lattante (da 0 a 1 anno)

  • Allertare subito il 112 o il 118 prima di iniziare qualunque manovra
  • Iniziare le tecniche di disostruzione, che si basano su due manovre fondamentali:

1. Pacche interscapolari (n° 5)

  • Il soccorritore si mette inginocchiato su un solo ginocchio, posiziona il bambino a pancia in giù a cavalcioni sul proprio avambraccio e lo poggia sulla propria coscia, in modo da creare un piano rigido.
  • La testa del bambino è più in basso rispetto al tronco ed è sostenuta dalla mano del soccorritore, con una presa a C a livello della mandibola.
  • Con la mano libera il soccorritore dà 5 pacche tra le scapole sul dorso del bambino (pacche interscapolari), facendo attenzione a non colpire la testa.

Se il bambino non si è liberato dal corpo estraneo si prosegue con le compressioni toraciche.

2. Compressioni toraciche (n° 5)

  • Il soccorritore sdraia il bambino a pancia in alto (posizione supina) sull’avambraccio.
  • Con la mano libera, il soccorritore pratica 5 compressioni con la punta di due dita (indice e medio, oppure medio e anulare) a livello dello sterno, al centro del petto sulla linea tra i due capezzoli. Le compressioni devono essere abbastanza vigorose e profonde.

Si alternano 5 pacche e 5 compressioni finché l’ostruzione non si risolve o fino all’arrivo del servizio di emergenza.

Nel 98% dei casi queste manovre sono sufficienti a risolvere l’ostruzione.

Se il bambino diventa incosciente, bisogna allertare nuovamente il servizio di emergenza e iniziare con le manovre di rianimazione cardiopolmonare che prevedono massaggio cardiaco e insufflazione di ossigeno.

Nel bambino (da 1 anno in poi)

Inizialmente il bambino tossisce, si porta le mani al collo, apre la bocca nel tentativo di eliminare il corpo estraneo e far passare aria.

Se il bambino:

  • non elimina spontaneamente il corpo estraneo
  • non smette di tossire
  • diventa scuro in volto

va subito allertato il 112 o il 118 e vanno subito iniziate le manovre di disostruzione:

1. Pacche interscapolari (n° 5)

  • Il soccorritore si mette alle spalle del bambino, passa il suo braccio sotto il braccio del bambino e con una mano gli sostiene la mandibola.
  • A questo punto posiziona il bambino a pancia in giù sul suo ginocchio e con l’altra mano dà 5 pacche energiche tra le scapole.

2. Compressioni addominali o Manovra di Heimlich (n° 5)

  • Il soccorritore rimette in piedi il bambino e si colloca alle sue spalle.
  • Posiziona una mano chiusa a pugno tra l’ombelico e lo sterno del bambino, la avvolge con l’altra mano ed esegue 5 movimenti “a cucchiaio”, comprimendo dal basso verso l’alto (movimento a “J”).

Si alternano 5 pacche e 5 compressioni addominali fino all’eliminazione del corpo estraneo o all’arrivo del servizio di emergenza.

Se il bambino diventa incosciente vanno sospese le manovre di disostruzione e vanno subito messe in pratica le manovre di rianimazione cardiorespiratoria, insistendo nel chiamare il 112 o il 118.

Infografica sulle manovre di disostruzione pediatrica per il bambino

Consigli per prevenire il soffocamento

Ecco un decalogo dei buoni comportamenti che possono aiutare a prevenire il rischio di soffocamento da inalazione o da ingestione di un alimento nei bambini:

  1. imparare a come tagliare correttamente il cibo;
  2. non dare caramelle gommose o frutta a guscio intera ai bambini minori di 4 anni;
  3. non forzare il bambino se si rifiuta di mangiare;
  4. non offrire cibo se il bambino è impegnato in altre attività (ridere, giocare, correre, guardare un dispositivo elettronico);
  5. insegnare al bambino ad ingerire piccoli pezzi di cibo alla volta ed a masticare bene prima di deglutire;
  6. controllare sempre i bambini piccoli durante i pasti.

Pediatra di Famiglia a Santa Maria Capua Vetere (CE) – ASL Caserta – Regione Campania

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