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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Quando spuntano i primi dentini

Quando spuntano i primi denti da latte

La comparsa del primo dentino è un momento molto atteso ed emozionante per mamme e papà, ma come ogni tappa della crescita può portare con sé molti dubbi e domande. L’inizio della dentizione, infatti, è piuttosto variabile e può cambiare da bambino a bambino. Questo fa sì che i genitori possano preoccuparsi perché non vedono arrivare i primi denti da latte o perché notano delle differenze nella sequenza di eruzione tra il loro bambino e i coetanei.

In questo articolo vedremo quindi insieme quando spuntano i primi dentini e quali sono, in che ordine compaiono normalmente i denti da latte e cosa fare (e non fare!) per alleviare i possibili fastidi associati all’eruzione.

Quando spuntano i primi denti da latte

I primi denti da latte, detti anche denti decidui, spuntano in media intorno ai 6-7 mesi di età.

Nei bambini più precoci, tuttavia, è possibile osservare il primo dentino già a 3 mesi, mentre nei più ritardatari si potrebbe dover aspettare fino a 1 anno. Questo significa che esiste molta variabilità da bambino a bambino e che fino ai 12 mesi la mancata eruzione può essere comunque considerata nella norma.

Esistono poi rari casi in cui i primi dentini possono comparire nel primo mese di vita e perfino essere già presenti alla nascita (denti natali o prenatali). Queste situazioni, naturalmente, dovranno essere segnalate al pediatra e richiederanno una visita presso un dentista pediatrico (pedodontista). Spetterà a lui infatti valutare il rischio o la presenza di complicazioni (es. ulcerazioni linguali, problemi durante l’allattamento, carie) e l’eventuale necessità di trattamento.

Quali denti da latte spuntano per primi

I primi denti da latte a spuntare sono generalmente gli incisivi centrali inferiori, ossia quei denti che si trovano in basso e al centro dell’arcata. Questa però non è una regola universale. Talvolta, ad esempio può accadere siano gli incisivi centrali superiori a comparire per primi.

Una volta erotti i primi dentini, via via che il bambino cresce, spunteranno anche gli altri incisivi, i molari e i canini. Tra i 2 e i 3 anni la dentatura decidua dovrebbe essere al completo, per un totale di 20 dentini così suddivisi:

Arcata superioreArcata inferiore
2 incisivi centrali superiori2 incisivi centrali inferiori
2 incisivi laterali superiori2 incisivi laterali inferiori
2 canini superiori2 canini inferiori
4 molaretti superiori4 molaretti inferiori

Rispetto ai denti permanenti, nei denti da latte mancano quindi i premolari e i terzi molari superiori e inferiori (denti del giudizio).

In che ordine spuntano i denti da latte e a che età

Sempre tenendo conto delle differenze che possono esistere tra un bambino e un altro, ecco un calendario della dentizione (indicativo!) per comprendere in che ordine e a che età compaiono i denti decidui.

  • incisivi centrali inferiori: 5-7 mesi
  • incisivi centrali superiori: 6-8 mesi
  • incisivi laterali superiori: 9-11 mesi
  • incisivi laterali inferiori: 10-12 mesi
  • primi molaretti: 12-16 mesi
  • canini: 16-20 mesi
  • secondi molaretti: 20-30 mesi

Attenzione: intorno ai 6 anni, dietro ogni secondo molaretto da latte si vedrà spuntare un altro molare. È importante sapere che questo dente NON è un altro molaretto deciduo, ma il primo molare permanente, che fa la comparsa proprio a questa età senza sostituire nessun dente da latte preesistente.

Come alleviare i sintomi della dentizione

L’eruzione dentaria può comportare qualche disagio al bambino. Esistono però diversi metodi per alleviare fastidi e dolore, che possono essere più o meno efficaci a seconda del singolo bambino.

Massaggiagengive, dentaruoli e anelli da dentizione

Si tratta di dispositivi di varie forme (in genere ad anello) realizzati in materiale morbido e pensati per poter essere “mordicchiati” dal bambino in sicurezza, offrendo un massaggio alle gengive che riduce il fastidio della dentizione. Alcuni possono inoltre essere raffreddati in frigorifero, per garantire ulteriore azione calmante e “anestetizzante”.

Attenzione però: i massaggiagengive refrigeranti non devono mai essere congelati in freezer. Il rischio è che, diventando troppo duri, possano provocare dolore invece che alleviarlo o rompersi nella bocca del bambino.

Gel gengivali

Alcuni bambini potrebbero trovare beneficio nell’applicazione di appositi gel per la dentizione, che massaggiati delicatamente sulle gengive possono offrire un effetto lenitivo e protettivo.

La raccomandazione, naturalmente, è quella di utilizzare solo prodotti specificatamente pensati per i bambini. Non tutti i gel lenitivi per le gengive, infatti, sono sicuri in età infantile.

Cibi e bevande fredde

Acqua fresca, yogurt e pietanze fredde possono aiutare a trovare sollievo dai sintomi.

Antidolorifici

Se il bambino si presenta molto infastidito e irrequieto per l’eruzione di un dentino, il pediatra potrebbe consigliare l’uso di un antidolorifico come il paracetamolo. In questi casi, dosi e formulazione varieranno in funzione del peso e dell’età piccolo paziente.

Distrazioni

Coccolare il vostro piccolo, farlo giocare o portarlo a fare una passeggiata può essere utile per distrarlo dal fastidio. Un altro piccolo trucco che funziona è quello di massaggiargli e sfregargli le gengive con un dito (naturalmente dopo aver lavato bene le mani).

Cosa non fare

Tra i rimedi assolutamente da evitare per alleviare i fastidi della dentizione troviamo i classici “metodi della nonna”, come:

  • sfregare le gengive con liquori (anche una minima quantità d’alcol può essere dannosa per i bambini!);
  • intingere il biberon nello zucchero o nel miele (i dentini nuovi potrebbero cariarsi ancora prima di essere erotti!);
  • somministrare bevande zuccherate con il biberon (il rischio è sempre quello di causare carie).

Odontoiatra e medical writer appassionata di divulgazione medico-scientifica

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.