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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
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Febbre che sale la sera nei bambini: perché succede e come comportarsi

Normalmente la temperatura corporea anche nel bambino sano è più bassa durante il giorno e tende ad aumentare di pochi decimi durante la sera, questo aumento è ancora più evidente nel bambino malato. La paura di quello che potrebbe succedere la notte e la sensazione di sentirsi più soli può portare inoltre i genitori a preoccuparsi maggiormente ed a controllare più frequentemente la temperatura.

Perché la temperatura corporea aumenta la sera?

Una possibile spiegazione è legata ai livelli di un ormone, il cortisolo, che sono più alti durante il giorno per poi diminuire la sera e la notte. Tra gli effetti del cortisolo c’è quello di “tenere a bada” il sistema immunitario. Quando questi livelli si abbassano (di sera e di notte), il sistema immunitario è più attivo nel combattere le infezioni, provocando spesso un aumento della temperatura corporea. L’aumento della temperatura corporea si può quindi considerare come una strategia messa in atto dal sistema immunitario per combattere le infezioni.

Cosa fare quando la febbre si alza la sera

Come in tutti i casi di febbre, è indispensabile assicurare una buona idratazione.

In caso di febbre infatti, in particolare se in periodo estivo, si ha sia una maggiore perdita di liquidi(attraverso la sudorazione, l’aumento della frequenza respiratoria, l’eventuale presenza di diarrea o vomito), che una ridotta assunzione legata al malessere.

Una corretta idratazione con assunzione di liquidi (acqua, soluzioni reidratanti orali, frutta) permette di:

  • abbassare la temperatura corporea (anche se parzialmente),
  • migliorare la risposta ai farmaci antifebbrili, 
  • ridurre i rischi di effetti collaterali dei farmaci

L’ambiente dove il bambino dorme deve essere fresco, in particolare in periodo estivo ed il bambino non deve essere troppo coperto.

Farmaci antifebbrili come il paracetamolo o l’ibuprofene vanno somministrati, seguendo il dosaggio e le modalità consigliate dal pediatra, per ridurre la temperatura, ma soprattutto per attenuare la sensazione di malessere o dolore che spesso sono presenti in caso di febbre. In questo modo sarà più semplice reidratare il bambino.

Quando preoccuparsi

  • Neonato o bambino nei primi tre mesi di vita
  • Temperatura corporea molto elevata 
  • Esposizione al sole o sospetto colpo di calore
  • Difficoltà a praticare una corretta reidratazione
  • Bambino molto abbattuto oppure estremamente irritabile
  • Presenza di altri sintomi importanti (rigidità al collo, forte mal di testa, presenza di lividi o altre manifestazioni cutanee, episodi di diarrea o vomito ripetuti…)
  • Segni clinici di disidratazione (labbra secche, assenza di lacrime, fontanella affossata, pochi pannolini bagnati di urina)
  • Presenza di altre malattie (patologie cardiache, diabete,…)

Pediatra di Famiglia a Santa Maria Capua Vetere (CE) – ASL Caserta – Regione Campania

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.